martedì, gennaio 25, 2005

RELICS TO SCREAM BY [recensioni]



NASHVILLE PUSSY "let them eat pussy" (1998, Mercury Records, CD)
voto = *

Quando si dice “una di quelle giornate…”! Sì, proprio una di quelle. Rifletto sull’andazzo della mia esistenza e mi accorgo di quanto sono brava a galleggiare, spesso e volentieri, negli escrementi. Capita che dia la colpa a questo fottuto stile di vita così scombinato, allergico alle regole, così... rock’n’roll! Non riesco ad adattarmi a niente, niente di ciò che qualcuno vorrebbe impormi. E così me la vivo un po’ male o, almeno, così mi sembra.
Ma ecco che, nel bel mezzo del mio personalissimo “Seminario sulla gioventù”, dallo stereo arrivano quattro tizi zozzoni, alcolizzati e sudati che, a botte di riff incendiari, urlano alle mie budella All Fucked Up! E’ quello che ci vuole per riprendermi! Risveglio. Oh yeah!
E mi metto ad urlare con loro Eat My Dust, mentre sullo schermo delle mie reminiscenze da video clip scorrono fotogrammi di personaggi dalle basette folte e lunghe, vogliosi e spudorati, intenti a comunicare con lussureggianti e, ovviamente, procaci donzelle nella toilette di un qualche locale à la Blues Brothers, durante i pochi minuti in cui sul palco i Nashville Pussy suonano un rock viscerale e potente, così strafottente da far star bene!
E così, Ladies & Gentlemen, tutto per noi, l’”Inno alla gioia” dei poveri: Go Mutherfucker Go.
Oh sì, questo pezzo farebbe vibrare le corde dell’adrenalina anche nella vita dell’essere più mortifero e frigido della terra! Impossibile rimanere impassibili dinanzi ad una sorta di AC/DC che suonano, in pantaloni di pelle e t-shirt MC5, potente e sporco southern rock’n’roll al sapore di birra e whiskey, con un Angus Young in tanga e reggiseno a balconcino.
Sana attitudine punk ed energia pura è quello che si respira in questa musica. Esaltante!
Questi signori, originari di Athens, Georgia, hanno ridato vita alla mia giornata.
Me ne frego dei soliti manichini benpensanti! Oh, sì sì, stop masochistiche riflessioni esistenziali! Sono gasata, di buonumore e felice di amare il buon vecchio rock’n’roll, quello che, tanto, tira dritto per la sua strada, che non gliene frega niente di nessuno, che non scende a compromessi, quello capace di incendiare i sensi…
Go motherfucker go! Gooo! Gooooo!

1 Comments:

Blogger @LLERTA said...

dal vivo sono incendiari, una macchina da guerra che finisce in mutande e reggiseno e ti lascia senza parole. senza contare il numero con la bottiglia di Bud...it's really trash and I like it!

5:43 PM  

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