CRUACHAN "Tuatha na gael" (1995, Nazgul's Eyrie Prod., CD)
voto = **
Repubblica d'Irlanda.
A parte U2, Pogues (peraltro per metà inglesi e di stanza a Londra), Liam Brady, Tony Cascarino e il paesaggio favoloso, cosa vi viene in mente? Magari mille altre cose, ma di certo non le due magiche paroline Black e Metal!
Tolto il fatto che sicuramente al momento nella verde isola saranno matematicamente attivi un bel po' di gruppi Black e di Metal in generale, facciamo un salto indietro all'inizio dei 90's.
Ora, sul momento non mi sovvengono metal-bands irlandesi degli 80's, mi sto spremendo le meningi, ma zero assoluto (sebbene molti irish o pirlandesi che dir si voglia ingrossassero le fila di varie NWOBHM bands -e per il profano sarò buono dicendo che la sigla significa New Wave of British Heavy Metal, l'ondata metallica britannica dei primi 80's da cui uscirono, per citare i più famosi, Iron Maiden e Def Leppard). Certo, negli anni settanta a Dublino nacquero i mitici Thin Lizzy, ma lì siamo in ambito Hard Rock: il compianto Phil Lynott e soci furono sicuramente precursori di un certo sound metallico, ma assolutamente non una Metal-band!
A questo punto però, per esserne sicuro e non fare qualche prevedibile
figurademmerda, mi sono affidato a San Google e ho in effetti scoperto una NWOBHM band irlandese abbastanza famosa (che conoscevo, ma che non sapevo fosse della terra di Guinness e quadrifogli): gli Sweet Savage, di cui i Metallica han coverizzato spesso e volentieri il pezzo "killing time", che avevano alla chitarra quel Vivian Campbell, poi emigrato in Usa (tanto per non sfatare il mito dell'irlandese che se ne va oltreoceano a cercare fortuna!), che molti metallers degli 80's ricorderanno come axe-man di Ronnie James Dio sui suoi primi dischi solisti. Oltre a loro, però, nebbia totale!Ma torniamo a bomba ai primi 90's e ai Cruachan, che quando mi ci metto divago come Tosatti a 90° Minuto e spacco le palle uguale!
I nostri sono di Dublino e nascono attorno al '92. Un demo servirà a farli firmare per l'etichetta tedesca Nazgul Eyrie, misconosciuta label (stampante solo cd) che dal '94 in poi darà spazio a bands Black Metal all'epoca non troppo convenzionali e/o popolari, centrando le uscite il più delle volte (cito questi Cruachan, i cechi Amon Goeth, i finnici Barathrum, gli innominabili di Alessandria, la stampa su cd di uno dei demo degli ora famosissimi Behemoth polacchi, ecc.), ma realizzando anche qualche discreta cagata (vedasi i crucchi Dawnfall e Tha-Norr). Glisso sulle voci, probabilmente infondate, secondo cui l'etichetta in questione (ora ferma da più sei anni) avesse delle "lievissime" simpatie nazi. Voci probabilmente non vere, anche se almeno un paio di bands della sua scuderia mi parvero ai tempi abbastanza ambigue…
Comunque sia non dovrebbe essere il caso dei Cruachan, a parte una vistosa croce celtica sul retro-copertina (ma essendo questo "celtic-metal"…! …no?), mossi più che altro dalla passione per la mitologia celtica e probabilmente anche da quell'attaccamento alle tradizioni tipico di un popolo orgoglioso come quello irlandese. Il disco è dedicato "ai primi signori d'Europa", peraltro!
I nostri si presentavano con una formazione a sei in cui si distingueva anche un membro addetto ai soli flauti e pifferi celtici vari, oltre ai due chitarristi che smanettavano anche con mandolini e altri strumenti "corduti" tipici del Folk d'oltremanica e alla tastierista donna (presenza abbastanza frequente nelle bands Black/Death/Gothic/ecc. tastierate). No ragazzi, non so dirvi se era figa o meno perché sul cd non c'è nessuna foto del gruppo (piccolo inciso: fra le tastieriste Black chi si ricorda che gran bella topona era quella dei norvegesi Gehenna dei primi dischi? Aveva un nomignolo piuttosto stupido, Sarcana mi pare… -
fine dell'inciso pc e anti-sessista); fra l'altro i nostri non assumono nessun "nome da battaglia" e al posto di roba tipo, che so, Frozen Demonfucker o Perverted Helllust usano i loro nomi e cognomi reali, in una fiera di
O' qualcosa et similia, tipici da capelli rossi e lentiggini!
Il cd, cantato in inglese, ma con una manciata di titoli in gaelico e migliaia di riferimenti mitologici, parte con un intro strumentale che potrebbe tranquillamente appartenere ad un disco dei Pogues (!), per poi lasciar spazio ad una prima traccia dall'incedere perentorio ed incalzante simile a certi pezzi di altri celtic-black metallers, gli ottimi Absu (texani ma vantanti/millantanti origini ed ascendenze irlandesi e addirittura da nobili clan scozzesi!). Da lì in avanti tutto il disco scorre più o meno sui seguenti binari: voce sempre ringhiosa (rarissimamente pulita in qualche stacco lento e d'atmosfera), tempi spesso incalzanti e meno spesso veloci, alternanza fra parti prettamente Black e parti decisamente Folk, che a volte (e sono i momenti migliori) si sovrappongono pure (un esempio per intenderci: piffero su chitarre distorte), le due asce che ogni tanto si lasciano andare a riffs thrasheggianti, tastiere che nei pezzi Black veloci possono ricordare quelle degli Emperor. Registrazione non eccelsa, ma sufficientemente chiara e non caotica.
E' comunque un gruppo irlandese che fa capire di essere irlandese, non, che so, un gruppo italiano che sembra norvegese (e ce n'erano! …e ce ne saranno ancora, mi sa!) o uno francese che sembra svedese (anche se solitamente in questi casi siamo nel campo della "scimmiottata" bella e buona!). Rischiando la semi-bestemmia dirò poi che anche la componente prettamente Metal rimanda il più delle volte a nomi
british quali i primi My Dying Bride o anche certi Cradle of Filth.
Un discorso un po' a parte merita il pezzo "Tàin bò cuailgne", dove l'influenza Black norvegese è molto marcata nella prima parte a manetta, la quale sfocia poi in uno staccone irish-folk su cui da lì a un po' si innesta un clamoroso riffone puramente Hardcore (!!!!) stile il compianto Giuseppe Codeluppi (se non sapete chi era vi consiglio una visitina al bar degli ultras atalantini indossando la maglia del Brescia), da cui si ritorna al Black veloce iniziale dominato da una notevole influenza Satyricon.
Cito anche uno degli altri due strumentali (intro a parte), che è puramente traditional/Pogues-style, anche se (prevedibilmente!) sembrano dei Pogues più "maligni"!
Fra l'immaginario lirico doveroso segnalare la figura del mitico eroe irlandese Cùchulainn, di cui anche i succitati Absu e Pogues han cantato le gesta (sebbene i secondi in maniera decisamente ironica! Ma parlando di Pogues non dimentichiamoci la feroce invettiva anti-inglese di "young ned of the hill" che si fa perdonare, e con gli interessi, qualsiasi ironia sul suddetto eroe!).
Negli anni a venire (post '95 intendo) nel metallo estremo esploderà un certo trend folkeggiante e saremo poi sommersi da decine e decine di inutili "Folk-Black Metal bands" la cui fastidiosa peculiarità era che la componente Folk (via via reclamizzata come baltica, andina, transilvana, germanica, appenninica, brunoalpina -ha ha!- e chi ne ha più ne metta) suonava sempre uguale (ok che il Folk si assomiglia sempre un po' tutto, però…eh, 'nzomma!) e addirittura imbarazzante per quanto artificiosa e trendaiola si capiva che fosse! Mentre invece la componente "celtic" di questi Cruachan, che si dimostrava sentita e personale, li rendeva, quantomeno stando a certi parametri Black, una band "true" o "true-celtic", và!
In definitiva, non un disco epocale, ma una bella prova, a suo tempo originale e particolare, nonché appunto "sentita": fossi in voi un ascoltino proverei a darglielo!
Ah, curioso sulla sorte toccata alla band (di cui non avevo più sentito nulla negli anni immediatamente successivi all'uscita del cd; anni in cui, l'avrete capito da voi, non ho più seguito il genere come prima) ho fatto qualche ricerca su internet scoprendo che il gruppo, passato anche attraverso uno scioglimento temporaneo è ancora attivo, con una formazione però cambiata parecchio e con uno stile più vicino da un lato all'Heavy Metal classico e dall'altro ad un'impronta Folk ben più marcata caratterizzata dall'utilizzo di moltissimi strumenti tradizionali. Hanno relizzato altri tre albums per l'etichetta Hammerheart/Karmageddon Media (che mi pare sia olandese). Inoltre, a chiudere il cerchio, Shane MacGowan (storico cantante dei Pogues) si è unito a loro come guest in un cd-single dello '01!!!! Ho pure visto una foto della line up attuale (in cui si distingue una bionda vocalist) abbigliata in imbarazzanti combinazioni tipo kilt e gilet di pelle su petto nudo (no ragazzi, purtroppo non la bionda, vestita pudicamente in abito bianco)…….